La sezione archeologica
Il Museo archeologico di Sulmona è uno dei più grandi della Regione e vanta una Collezione straordinaria di reperti con cronologia compresa fra la Preistoria e il Medioevo.
Articolato in tre sale, espone a piano terra le sezioni preistorica- italica, al primo piano la sezione romana e di nuovo a piano terra la Sala di Arianna, un sito archeologico musealizzato. Tra i materiali esposti, la maggior parte di proprietà statale e altri della Collezione Civica, fanno spicco alcuni reperti di notevole interesse storico che richiamano studiosi e specialisti.
L’esposizione museale è stata pensata come una visione sul passato dell’area peligna mediata da un grande zoom: l’ampio sguardo panoramico, comprendente parte degli altipiani, man mano si restringe alla struttura insediamentale della valle riferita al municipium di Sulmo, per giungere ad osservare da vicino la città antica fino alla visita dei resti di una singola domus.
La sezione museale posta al pianterreno del Palazzo è definita preistorica, protostorica, italica per l’amplissimo arco cronologico dei reperti esposti: dai 300.00 anni fa dei primi strumenti litici si arriva a 2000 anni fa, alle soglie dell’età imperiale romana.
All’ingresso, l’Albero del Passato allude alla contemporaneità di più tempi nella nostra epoca: le radici spezzate, il tronco ancora presente nel nostro paesaggio mentale, i rami rivolti verso un futuro da costruire; si tratta di un albero bruciato dal fulmine sul Monte Morrone, che gli Antichi avrebbero ritenuto sacro in quanto toccato dal cielo e che nel Museo, con il focolare ricostruito alla base, vuole introdurre a paesaggi e ambienti di vita lontani nel tempo. A segnare il passaggio dei momenti definiti epocali concorrono le Porte del Tempo dipinte su teli, poste lungo il percorso di approfondimento per individuare, ma non chiudere, gli ambiti diversi dell’esposizione.
Il percorso di visita è stato organizzato per la fruizione in due modalità: la prima è più veloce, in quanto permette lo scorrimento della visione dei reperti e quindi la percezione delle fasi storiche maggiori lungo le vetrine e i pannelli disposti sulla sinistra, la seconda risulta maggiormente incentrata su approfondimenti tipologici e sui contesti di provenienza, ed è disposta negli ambiti retrostanti le vetrine.
Ogni ambito è rappresentato da un singolo reperto o dai materiali contenuti nelle vetrine a torre poste frontalmente al senso di visita; nei pannelli posti a lato sono rappresentate graficamente le fasi di popolamento del territorio: visti d’infilata, permettono di comprendere come gli insediamenti, posti inizialmente sulle alture, poi dislocati lungo i fiumi e le strade, abbiano infine densamente interessato la piana della Conca Peligna.
L’esposizione museale è basata su criteri legati alla cronologia e al contesto di provenienza, esteso dal territorio di Sulmona e della Conca Peligna fino agli altipiani del Piano di Navelli e del Piano delle Cinquemiglia. L’allestimento è stato pensato in modo tradizionale, rispettando gli spazi pregevoli del contenitore monumentale, alternando vetrine e pannelli esplicativi, ma aggiungendo come novità ricostruzioni architettoniche e depositi stratigrafici.